Per questa edizione della Foire i Trouveur Valdotèn propongono uno spettacolo per festeggiare i 45 anni di attività.
La novità sarà l’intersecazione tra la storica formazione di ricerca e riproposta di canti e musiche tradizionali e il trio sperimentale di Estremia. Da una parte i membri della famiglia Boniface, nella delicata posizione di prolungare la memoria di quei testimoni che sono stati registrati sul campo o scovati tra le pagine di un libro; dall’altra i talentuosi complici scelti per esplorare i territori in cui si muove l’organetto diatonico come evoluzione della musica tradizionale volta alla composizione e all’improvvisazione nell’assoluta urgenza di spingere il ritmo nella corrente del suono del nuovo millennio.
Accanto all’organetto diatonico, simbolo della famiglia dei Trouveur da più di cinque generazioni, si andranno a mescolare i suoni del violino e della ghironda, emblematici per quanto riguarda la millenaria tradizione dei Troubadours.
Il ventaglio di strumenti musicali si comporrà inoltre di strumenti come la fisarmonica, il pianoforte e il sintetizzatore, che creeranno un’alchimia fuori dal tempo in sintonia con la riproduzione vocale dei suoni in una pratica nota come “beatbox”.
La serata sarà arricchita dalla presenza di ospiti scelti tra i maggiori interpreti della canzone in francoprovenzale: Luis de Jyaryot, interprete storico della canzone d’autore della Val d’Ayas, Maura Susanna, autrice e interprete storica del repertorio di Magui Bétemps Philippe Milleret, a rappresentare la nuova generazione del cantautorato in patois.